Per me
personalmente è stata un’esperienza così liberante. Ho personalmente apprezzato
i cambiamenti nella liturgia: il fatto che il sacerdote si rivolgesse
all’assemblea; la messa non più in latino. Ero piena di entusiasmo per i
documenti della Chiesa: la LUMEN GENTIUM
e, ancora di più, la GAUDIUM ET SPES.
Questi documenti e quello sull’ECUMENISMO.
A quel tempo feci parte del processo iniziale
di formazione e di conseguenza ho vissuto con le difficoltà che presentò nella
Chiesa e nella vita religiosa delle giovani suore. Venne un momento in cui
parecchie rivalutarono la loro chiamata e alcune si resero conto che erano
chiamate a una vita diversa.
Nella Congregazione ho sentito che era un momento in cui
assieme ci potevamo aprire allo Spirito Santo in un modo speciale. Una delle
cose che trovai estremamente utile fu uno studio comunitario dei documenti del
Concilio, seguendo indicazioni e domande preparate da Pare Eugene Maly. Per me
il Vaticano II offrì la possibilità di essere veramente aperte allo Spirito
nella fedeltà al Consiglio e alla Chiesa nello spirito della Beata Francesca
Schervier.
Sr. Marie Clement Edrich
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