20.8.12


RICORDARE IL VATICANO II
Il 4 settembre 1965 arrivai a Roma, in Italia, per vivere con le nostre suore a Villa Francesca, la nostra casa di studi sull’Aventino.

La congregazione mi aveva mandato per studiare teologia al Regina Mundi, la scuola internazionale per suore e donne laiche. Benché fosse un onore essere scelta, in quel momento io stavo frequentando un corso entusiasmante e radicale per un Master in Educazione Religiosa al Manhattanville College del Sacro Cuore a New York. I professori provenivano da diverse discipline tra cui Sacre Scritture, le figure di Cristo nel Cinema, Teologia Morale, ecc. Sarei dovuta partire prima della fine del corso per andare al Regina Mundi. Pensavo che il Regina Mundi avrebbe offerto poco più dell’educazione religiosa che avevo ricevuto tanto tempo prima.

Ciò nonostante, a Roma nel periodo 1962-1965 stavano succedendo cose entusiasmati. Papa Giovanni XXIII aveva convocato il Concilio Vaticano II e aveva spinto la Chiesa ad aprirsi verso nuove idee e nuove visioni. Arrivai a Roma in tempo per assistere alla cerimonia di chiusura del Concilio. I documenti del Concilio persuasero il Regina Mundi ad aggiornare i suoi corsi! Alcuni dei periti – gli esperti – del Concilio vennero a parlare con gli studenti.

Un’americana con una villa a Roma invitò le superiori degli ordini religiosi ad andare alla sua villa per ascoltare alcuni di questi periti. Suor Maria Teresa Romeo era la nostra superiora locale a Villa Francesca. Poiché’ stavo studiando teologia mi ha invitato ad andare a questi incontri con lei. Mi ricordo di essere stata particolarmente felice di ascoltare il famoso Cardinale Suenes dal Belgio e Padre Bernard Haring, CSSR dalla Germania che erano entrambi periti del Concilio.

I documenti del Concilio cominciarono a venire diffusi in lettere ai vari superiori degli ordini religiosi ed io ebbi la possibilità di leggerli. Era un momento entusiasmante e pieno di speranze. Negli Stati Uniti i documenti del Vaticano II stavano portando effetti sia positivi sia negativi sulla Chiesa. Il Concilio esortava a fare dei cambiamenti nella vita della Chiesa. C’erano documenti sulla liturgia, sull’ecumenismo, la Bibbia, la vita religiosa e altro. Perfectae Caritatis, la Perfezione della Carità, chiedeva ai religiosi, uomini e donne, di ritornare alle loro fonti e rinnovare la loro vita. Gaudiem et Spes, La Chiesa nel Mondo Moderno, chiedeva alla Chiesa di essere aperta alle gioie e speranze di tutti i popoli. Ciascun documento esortava a effettuare qualche tipo di cambiamento. Coloro che vedevano il valore di questi cambiamenti li accolsero e andarono avanti. Da notare è il fatto che le congregazioni religiose compierono i cambiamenti richiesti mentre nelle diocesi e parrocchie la formazione al cambiamento avveniva molto lentamente e in alcuni posti veniva addirittura opposta.

Alle congregazioni religiose venne dato il mandato di tenere un Capitolo per il Rinnovamento. Noi lo abbiamo fatto nel 1968 a Frascati, vicino a Roma. Con riverenza e obbedienza, ma non senza qualche espressione di resistenza tra di noi, la nostra Congregazione ritornò alle sue fonti: il Vangelo, San Francesco e Santa Chiara, il Movimento Francescano, la Beata Francesca Schervier e le fonti della nostra Congregazione. Abbiamo modificato la nostra Costituzione e, prendendo ispirazione dal Vangelo, in cui i primi Cristiani venivano chiamati Seguaci della Via, lo abbiamo chiamato il Nostro Modo di Vita Evangelico. Suor Innocenta Donnelly, seguita da Suor Rose Margaret Delaney, hanno condotto coraggiosamente la Congregazione ad effettuare il rinnovamento a cui eravamo state chiamate.

Per ricordare quanto stava succedendo nel luogo in cui poi sono ritornata, ossia gli Stati Uniti, la nostra leadership ci guidò attraverso un processo di rinnovamento. Collaborammo con altre Congregazioni Francescane per cercare rinnovamento nel modo di vita Francescano. Raccogliemmo straordinari studiosi francescani e guide spirituali per assisterci. Ce ne furono parecchi. Due che ricordo in maniera particolare furono Suor Maristell Schanen, una guida spirituale delle Suore Francescane di Little Falls, Minnesota (morta il 7 luglio 2012) e lo storico Padre David Flood, OFM. Altri forse se li ricordano i miei contemporanei. Nella Diocesi di Brooklyn collaborammo con i Frati Francescani di Brooklyn, con i quali abbiamo un rapporto di lunga data.

Questi anni di studio delle nostre Fonti e questi passi verso il rinnovamento mi fecero apprezzare il fatto di fare parte di una congregazione piccola ma progressista. Ci furono momenti difficili in cui alcune delle nostre suore decisero di lasciare la Congregazione. Almeno per alcune l’aspetto positivo di questo processo fu il fatto di diventare capaci di vedere la possibilità di un modo di vita diverso per loro. Conoscere le nostre Fonti Francescane mi fece apprezzare di far parte di una più ampia Famiglia Francescana.

Suor Bernadette Sullivan, SFP


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